Il 2024 rappresenta un punto di svolta per migliaia di aziende europee: le nuove normative sulla sostenibilità, come la Direttiva CSRD e il meccanismo CBAM, stanno trasformando il modo in cui le imprese rendicontano, pianificano e comunicano il proprio impatto ambientale.
In questo scenario in rapida evoluzione, conoscere i trend chiave non è solo utile: è essenziale per rimanere competitivi, ridurre i rischi e prepararsi alla piena conformità normativa entro le prossime scadenze europee.
In questo articolo, ESAR analizza i 5 macro-trend strategici che ogni impresa dovrebbe monitorare per affrontare al meglio la transizione ESG e cogliere le opportunità generate dalla compliance normativa.
1. Adeguamento semplificato alla CSRD
A partire dal 2024, le grandi aziende europee hanno iniziato le prime rendicontazioni ESG secondo la CSRD, con obbligo esteso progressivamente fino al 2027 skadden.com+3carbonchain.com+3Reuters+3. Procedure semplificate (come l’Omnibus Package del 2025) permettono ancora più chiarezza su chi e quando deve rendicontare ESG China Briefing.
Per ESAR: affianchiamo le imprese nell’allinearsi puntualmente agli ESRS, partendo da una mappatura basata sul principio della materialità e supportando le fasi di audit, raccolta dati e reportistica.
2. Transizione CSRD guidata dai principi ESRS
Il reporting CSRD richiede adempimenti coordinati con gli standard ESRS, che comprendono livelli trasversali come E1 per cambiamento climatico, tempestività strategica, governance, impatti sociali e ambientali Normative+2carbonchain.com+2.
Per ESAR: supportiamo la definizione di policy, obiettivi e transizione concreta verso obiettivi net-zero, incluse azioni verificabili ed ESG governance integrata.
“Our latest financial report highlights ESAR strong growth, innovation, and commitment to delivering value. We remain focused on sustainable success and excellence."
3. CBAM: da obbligo normativo a leva competitiva
Dal 1° ottobre 2023 è partita la fase transitoria per la dichiarazione trimestrale CBAM Wikipedia+1. Le importazioni di cementi, acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità ed idrogeno richiedono reporting dettagliato delle emissioni incorporate.
Per ESAR: interveniamo con audit CBAM tecnici, assistiamo nella raccolta dati da fornitori extra-UE e garantiamo dichiarazioni conformi – passando poi alla strategia di acquisto crediti dal 2026.
4. Collaborazione con la supply chain come elemento critico
Le importazioni CBAM obbligano a raccogliere dati affidabili da fornitori esteri, spesso in contesti poco abituati a monitoraggio climatico. Secondo Anthesis Group, la collaborazione lungo la filiera è fondamentale per costruire conformità effettiva e vantaggio competitivo Wikipedia+1anthesisgroup.com.
Per ESAR: attiviamo programmi di engagement con i fornitori, forniamo formazione operativa multilingua, richiami tecnici e sistemi di validazione dati.
5. Soluzioni digitali e governance dei dati ESG
Le riforme del 2025 puntano a ridurre i costi di compliance – ma servono soluzioni digitali affidabili e governance strutturata per la CSRD Reuters+1.
Per ESAR: implementiamo flussi dati automatizzati, dashboard operativi, audit interni e sistemi di governance ESG formali. Garantiamo controllo trasparente e tempestivo dei KPI lungo tutto il ciclo di compliance.
Perché il trend conta per te
Riduzione del rischio normativo e rispetto delle scadenze da parte della normativa UE.
Conversione della compliance in leva strategica e operativa.
Miglioramento del posizionamento nei confronti di stakeholder, investitori e partner.
Impatto positivo sui processi interni con ROI misurabili.
La nostra offerta su misura ESAR
ESAR guida le aziende nella trasformazione normativa verso la piena conformità CBAM e CSRD, un passo dopo l’altro:
Audit CBAM tecnico-operativi, gestione fornitori extra‑UE e dichiarazioni trasparenti.
Gap analysis CSRD & ESRS, roadmap ESG modulare e reportistica strutturata.
Implementazione digitale e consulting operativo, dai dati al risultato.
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